“Molte famiglie si trovano in qualche modo costrette a incatenare la persona a casa, per evitare che si faccia del male, che scappi, che qualcuno faccia male a lei in assenza di strutture sanitarie o persone con una competenza specifica nel trattare problemi di salute mentale”.
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Nella foto l’ospedale di Hargeisa, reparto di salute mentale- sezione femminile.
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Foto crediti: Piero Chiussi/GRT