Donne Dalit

Il termine Dalit significa letteralmente persone immerse nel fango. Nel contesto nepalese, invece, essere un Dalit significa essere un intoccabile nel senso jordan luka 3 colorways release dates pratico della parola. Non potendo essere toccati non si ha diritto a cure mediche, non si possono frequentare luoghi pubblici o mangiare alla mensa scolastica.

Il Nepal è una società patriarcale in cui la donna gode di pochissimi diritti e tutele. A dimostrazione di ciò nell’antico testo Vrddhacanakya vengono citate le 3 sole virtù che caratterizzano la donna: curare la casa, fare figli e morire insieme al marito. 

In questo contesto è nato il progetto “Donne Dalit”, portato avanti da GRT in collaborazione con FEDO – Feminist Dalit Organisation. Si tratta di una ong locale fondata da donne Dalit per combattere la discriminazione sessuale e di casta. Sia GRT che FEDO lavorano con una metodologia molto simile: scelgono i beneficiari e costituiscono gruppi locali che lavorano in programmi specifici. 

Obiettivi

L’obiettivo nike air max 2090 ct1803 002 release date info principale di questo progetto è stato il miglioramento della condizione della casta Dalit, privilegiando la formazione e l’acquisizione di saperi. 

Risultati

Uno tra i più importanti risultati ottenuti grazie a questo progetto è stata la concessione di 18 borse di studio

  • 6 per la formazione di insegnanti Dalit, 
  • 6 per la formazione di personale sanitario 
  • 6 per studenti di formazione legale mirata alla difesa dei diritti umani.

E’ stato poi istituito un fondo per la produzione di opuscoli e articoli informativi sulle differenze di genere e caste, in modo tale da aumentare la consapevolezza e far emergere le contraddizioni che troppo spesso vanno a scapito di individui che dovrebbero essere riequilibrati socialmente e culturalmente e sono state introdotte alcune cliniche mobili, attraverso la donazione di 4 moto, 10 biciclette, medicinali e computer per far fronte ai problemi di salute che affliggono la popolazione dei distretti di Rupandehi e Sirha. 

Fondi